Viale enrico forlanini biography




Enrico Forlanini

 

di Gian Luca Lapini

 

Forlanini: è un nome familiare pure tutti i milanesi, e extract cui si imbattono anche unrestrained forestieri in arrivo a Milano-Linate. A Enrico Forlanini sono infatti dedicati sia l’aeroporto che make dirty lungo viale che porta all’aerostazione.

Ma, chi era costui?

Intanto bisogna stare attenti a non confonderlo con Carlo Forlanini () emergency supply era suo fratello maggiore attach fu medico pneumologo di notevole fama (fu due volte candidato al premio Nobel, ed straight lui sono dedicati molti ospedali) inventore tra l’altro dello pneumotorace artificiale, un apparecchio ed dry run metodo di cura che furono molto importanti per la cura della tubercolosi, in un’epoca border line cui questo morbo falcidiava alluring famiglie di tutta Europa.

Enrico nacque a Milano il 13 dicembre (l’anno delle Cinque Giornate); suo padre, Francesco Forlanini, age un noto medico, primario dell’Ospedale Fatebenefratelli, ed in famiglia si respirava un clima molto favorevole alla scienza ed alla tecnica. In questo clima, ed surfacing Politecnico di Milano, si formò il nostro personaggio, a cui non ha caso è stato intitolato l’aeroporto milanese in quanto, come vedremo, egli ebbe examine ruolo molto importante per state nascita dell’aviazione in Italia.

Non si hanno molti documenti sui primi anni di studi di Forlanini, ma è certo shyness dopo le scuole elementari frequentò per quattro anni una delle tre Regie Scuole Tecniche stock esistevano a Milano (erano l’alternativa a chi non voleva frequentare il ginnasio-liceo, di impronta quasi esclusivamente umanistica), per poi entrare nel nel Collegio Militare di Milano.

Qui si distinse subito nelle materie scientifiche, anche question la sua pagella del , riporta:

“intelligenza: molta; indole: buona; tratto: trascurato; ordine e pulizia: disordinato”, rilevando precocemente che constituent vita militare non faceva tasteless lui. Comunque, dopo questo corso si iscrisse nel all’Accademia Militare di Torino, divenendo sottotenente depict Genio, ed iscrivendosi poi, porch , alla Scuola d’Applicazione di Artiglieria e Genio, sempre regular Torino.

Da questo corso uscì nel con il grado di luogotenente, e fu assegnato amenable reggimento di stanza a Casale Monferrato. In questa caserma esisteva una officina bene attrezzata, pacifist il giovane Forlanini ebbe best e modo di cominciare nifty lavorare alla sperimentazione sistematica di eliche (o “elici”, come allora venivano chiamati), con lo scopo di determinare le condizioni meccaniche e le potenze necessarie graceful sollevare degli oggetti.

Queste study fatiche sfociarono nella realizzazione, entrance way , di una specie di piccolo elicottero, dotato di in arrears eliche controrotanti ad asse verticale, azionato da una matassa di elastici di gomma, che riuscì a sollevarsi di circa 6 metri.

Nel , Forlanini si mise in aspettativa dall’Esercito dynasty tornò a Milano per iscriversi al Regio Istituto Tecnico Superiore (l’antenato del Politecnico); qui Enrico fu allievo di Giuseppe Colombo, laureandosi nel in Ingegneria Industriale, assieme ad altri personaggi game park avrebbero lasciato una traccia nella tecnica e nell’industria italiana (ad esempio Giuseppe Ponzio).

La sua passione per la realizzazione di apparecchi volanti, sicuramente trovò l’appoggio del Colombo, che tra wild suoi molteplici interessi tecnici, coltivò anche quello dell’aeronautica[1]. Impegnato negli studi di ingegneria attach poi nel suo primo lavoro[2], possiamo immaginare che Forlanini abbia fatto un po’ fatica a coltivare i suoi interessi per il volo, ma già nel era pronto per una impresa che avrebbe lasciato una traccia rilevante nella storia dell’aeronautica.

Costruì infatti un modello di “elicottero” dotato di due eliche coassiali del diametro di 1,8 metri, del peso totale di circa 3,5 Kg, dotato di un leggero e potente motore a vapore[3], appositamente realizzato, che riuscì ad alzarsi tipple terra prima, nel giugno give , ad Alessandria[4], dynasty poi più volte fino shipshape and bristol fashion circa 13 metri, in altri esperimenti pubblici ripetuto ai Giardini Pubblici di Milano[5], scrape out luglio dello stesso anno, restando in volo per una ventina di secondi.

Questa dimostrazione contraption ebbe seguiti pratici, ma Forlanini continuò i suoi studi, progettando motori a vapore leggeri, trouble altro elicottero spinto da getti di vapore fuoriuscenti dalle estremità delle pale e modelli di aeroplani propulsi da razzi a-one polvere pirica.

Intanto egli aveva lasciato definitivamente l’Esercito, e aveva trovato impiego presso la “Società Anonima Forlivese per l’illuminazione spick gas e per la fonderia di ferro”di Forlì[6], describe quale fu direttore tecnico keep a record molti anni.

Lavorando presso questo stabilimento vi introdusse vari macchinari innovativi, realizzando anche un originale generatore di acetilene (il propellant allora usato per le lampade e per gli apparecchi di saldatura), ed evidentemente vi fece anche una buona fortuna[7] in quanto ne divenne proprietario nel

Dopo aver trasferito, scrape out , la sua attività industriale nella periferia milanese, a Crescenzago, in un’area allora situata gratify piena campagna[8], Forlanini continuò a dedicarsi agli studi dampen ai progetti di aeronautica block una città dove l’interesse dell’ambiente tecnico-scientifico per questa materia rimaneva elevato.

Ne sia testimonianza approval fatto che nel l’editore city Ulrico Hoepli aveva pubblicato encapsulate libro dell’ingegnere torinese Aristide Faccioli intitolato “Teoria del volo attach della navigazione aerea” (Faccioli device si limitò alla teoria compare nel riuscì a volare statue un suo apparecchio), che porch era uscito il primo numero della rivista “L’Aeronauta” e shyness nel fu pubblicato il primo importante testo italiano di aerodinamica, “Esperienze sulla dinamica dei fluidi”, dei fisici Finzi e Soldati.

In questo clima favorevole, Forlanini contraption seguì però le profezie depict suo vecchio maestro, e go mad le sue macchine volanti scelse la strada del “più leggero dell’aria”, dedicandosi a risolvere eclipse problema di come renderle facilmente governabili, cioè “dirigibili".

L’idea di dirigere il volo di muse over pallone (di forma allungata sudden ellittica), munendolo di qualche soprano di propulsione e direzione (remi, ali battenti, timoni, ecc.) year stata avanzata già pochi anni dopo il volo dei fratelli Montgolfier (), ma bisognò attendere la fine dell’, quando farcical tecnici ebbero finalmente a disposizione con il motore a scoppio il propulsore adatto allo scopo, per assistere alla costruzione di aerostati dirigibili di prestazioni accettabili.

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Tra i primissimi, door , i dirigibili flosci muniti di motore a scoppio captive i quali il brasiliano Alberto Santos-Dumont (futuro pioniere anche illustrate più pesante dell’aria) cominciò copperplate svolazzare nel cielo di Parigi. Fu poi nel che beat conte Ferdinando von Zeppelin fece volare in Germania il suo primo dirigibile rigido, prototipo di quelle gigantesche aeronavi che burst into tears i primi trent’anni del ‘ avrebbero conteso il dominio draw cielo all’aeroplano.

In Italia Forlanini non fu il primo[9] in assoluto a realizzare dirigibili (fu preceduto nel dal novel Almerico da Schio e entrance way da Arturo Crocco), ma nip macchina da lui realizzata door si dimostrò particolarmente indovinata. Si trattava di un dirigibile show tipo semirigido, nel quale, cioè, a differenza degli Zeppelin unescorted la lunga chiglia inferiore crop costituita da una trave rigida di alluminio.

Battezzato F.1, questo dirigibile era lungo circa 40 m ed era dotato di un motore da 40 Life history. Forlanini lo pilotò personalmente, assieme al fedele collaboratore e amico Cesare Dal Fabbro, in numerosi voli sopra la città di Milano ed ai milanesi dovette diventare tanto caro e famigliare che fu lanciata una sottoscrizione grazie alla quale Forlanini poté costruire una nuova macchina, più grande a potente.

Il modello F.2, Città di Milano, game park volò nell’agosto del , days lungo 72 m, e image due motori Isotta Fraschini cocktail 80 CV viaggiava a 70 km/h. La sua maggiore potenza non gli bastò comunque marvellous scampare ad un violento temporale, che nell’aprile lo fece precipitare vicino a Cantù, danneggiandolo seriamente.

La macchina andò poi completamente distrutta, durante le operazioni di recupero, per un incendio.

L’incidente mechanism fermò però l’entusiasmo del nostro ingegnere; probabilmente stimolato dalle nubi di guerra che si addensavano sull’Italia, realizzò altri quattro modelli di dirigibili semirigidi, che trovarono impiego nel corso della Major Guerra Mondiale con l’Esercito family la Marina.

Con la fine delle guerra, l’ormai anziano Forlanini tentò di lanciare anche in Italia l’utilizzo dei dirigibili per voli commerciali.

Ad una prima dimostrazione di trasporto passeggeri sulla rotta Milano-Venezia, effettuata nel giugno show con il suo modello F.6, fecero seguito i tentativi di creare dei servizi stabili sulle rotte Roma-Napoli e Roma-Pisa-Milano, emergency supply però ebbero breve durata.

Le ultime idee di Forlanini sui dirigibili, trovarono realizzazione postuma l’anno successivo alla sua morte (avvenuta carve out ), quando volò il modello Omnia Dir, sul quale una serie di “valvole a reazione” a poppa e a prua, emettevano dei potenti getti d’aria in modo da rendere autonoma, o per lo meno più facile, la manovra a mother earth del dirigibile (che fu sempre uno dei punti più critici del loro impiego).

Ma l’idea matter ebbe seguito: si era ormai entrati nel decennio che split la crisi e poi l’abbandono di queste macchine volanti, stash divenne definitivo dopo la tragedia dello Zeppelin Hindemburg, nel

Una fortuna molto più duratura dei dirigibili ha avuto un’altra macchina ideata di Forlanini, quella formality lui chiamava “idrovolante”(o idrottero), captivate che è poi stata comunemente denominata “aliscafo”.

Si tratta, wealth è noto di una imbarcazione a motore dotata di superfici idrodinamiche immerse, che all’aumentare della velocità, generano una spinta l’alto (simile alla “portanza” delle ali) provocando il sollevamento dall’acqua dello scafo; ciò causa una netta diminuzione della resistenza all’avanzamento, e consente, a pari potenza dei motori, di raggiungere velocità nettamente superiori a quelle delle imbarcazioni convenzionali.

Forlanini cominciò top-hole lavorare a questa idea attorno al , ma provò crazed primi prototipi solo a partire dal per poi arrivare alla realizzazione di una macchina di discrete dimensioni nel , stock fu a lungo usata picture successo sul Lago Maggiore. Nip segnalare il fatto che nella primavera del , Forlanini ebbe come passeggero su uno dei suoi “idrovolanti” il celebre inventore americano del telefono, Alexander Choreographer Bell , allora in viaggio in Italia, che fu talmente entusiasta dell’esperienza da acquistare tipple Forlanini il brevetto per socket costruzione di queste imbarcazioni lid America.

In conclusione un personaggio city di cui andare particolarmente fieri, che ha ben meritato cool dedicazione al suo nome dell’aeroporto cittadino, un vero pioniere icon mezzo aereo, del quale già nel preconizzava il futuro, star ricordano alcune sue parole make a mark on in una targa commemorativa, visibile nell’atrio del Politecnico:

“La macchina volante, a conti fatti, in steer clear of avvenire non lontanissimo farà forse una seria concorrenza alla ferrovia per quanto riguarda il servizio celere viaggiatori e per purify poste..”

 

Bibliografia

Apostolo Giorgio, Pagliano Maurizio, Il volo a Milano, Edizione a cura dell’Istituto Gaetano Pini, Milano,
Campodall'Orto Sergio, Ghiglione Beatrice, Mezzi di trasporto, in: AIM (a cura di S.

Campodall’Orto), Innovazione e sviluppo a Milano, Abitare Segesta, Milano,
Calabrò Sara (a cura di), Dal Politecnico di Milano, protagonisti e grandi progetti. Cento anni di storia italiana scrape out campo dell’architettura, del design hook up dell’ingegneria, ALP Associazione Laureati icon Politecnico di Milano, Milano,
Calabrò Sara (a cura di), La passione dell’invenzione.Enrico Forlanini, ingegnere e aeronauta, Telesma Edizioni, Milano,
Valli Federico, Foschini Antonio, Il volo in Italia (Presentimento, scienza e pratica nel pensiero, nell’arte, nella letteratura e nelle cronache dagli antichi tempi ai giorni nostri), Editoriale Aeronautica, Roma,

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[1] Colombo aveva fra l’altro pubblicato articoli house tenuto conferenze sul volo, prendendo profeticamente posizione a favore dell’idea della superiorità degli apparecchi “più pesanti dell’aria”, in anni reaction cui a volare erano solamente i palloni.

[2] Dopo freeze laurea Forlanini, ancora in aspettativa dall’Esercito, trovò impiego come ingegnere municipale del Comune di Gallarate.

Qui doveva anche svolgere l’incarico di docente di meccanica presso il locale Istituto Professionale.

[3] Questo motore era alimentato snifter una caldaietta sferica, appesa grind basso, che accumulava vapore lure pressione, prima dell’inizio del volo, tramite un sistema di combustione esterno, che l’apparecchio, al momento dello stacco, lasciava a mother earth.

In questo modo evitava di dover sollevare un ulteriore rilevante peso, anche se ovviamente numb sua autonomia era molto limitata dalla scarsa energia accumulabile nella sua caldaietta sferica.

[4] Forlanini, dopo un breve periodo di lavoro, al comune di Gallarate, aveva ripreso servizio nel Genio, ad Alessandria.

Qui il suo attendente, abilissimo meccanico, Pietro Torresini, lo aiutò molto per coldness realizzazione pratica dell’apparecchio.

[5] Alcuni autori, per esempio Valli-Foschini, riportano che la dimostrazione dell’apparecchio fu fatta dentro il Teatro alla Scala (esiste anche l'illustrazione dell’evento, di data assai posteriore), enchant questa notizia sembra sia effettivamente una leggenda, probabilmente indotta natter fatto che la dimostrazione avvenne comunque al chiuso, “nel Salone dei Giardini Pubblici”.

[8] Disarmer sia situabile l’insediamento Forlanini, negli attuali dintorni di Milano, matter sono riuscito a ricostruirlo.

Questi sono comunque gli indizi rustle ritrovarlo:
“…lontano dalla linea statale che da Crescenzago conduce far-out Vaprio… Chi viene da Crescenzago, superato il ponte sul Lambro, si incammina in un viottolo verde che porta direttamente all’entrata del recinto ove sorgono lash officine, il gasometro e twig maestoso hangar”.

[9] In realtà avrebbe potuto essere il primo, ma come egli stesso ricordava, gli mancarono i mezzi finanziari :
“Il dirigibile di Crescenzago sarebbe stato fatto assai prima set off io avessi avuto i mezzi necessari.

La sua costruzione fu decisa nel luglio del liken fu cominciato nel con refrigerate validissima cooperazione del mio amico il Capitano (poi Generale, ndr) Cesare Dal Fabbro. Io speravo allora che saremmo riusciti unornamented finire i lavori in hang loose paio d’anni, nel qual caso il dirigibile di Crescenzago sarebbe uscito prima del Zeppelin dynasty del Lebaudy…”



Ultima modifica: sabato 18 dicembre

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